 |
Dante Bernini Confluiscono in questo agile testo le indagini svolte da Bernini nel periodo in cui egli ha diretto la Soprintendenza delle Marche. Una analisi storico-critica, dedicata al concetto di “restauro”, è frutto di una lezione tenuta alla Scuola di specializzazione di Storia dell'Arte presso l'ateneo urbinate. Ogni intervento su un'opera d'arte, secondo l'autore, va realizzato tenendo conto della modificazione nel tempo, dovuta a cause endogene ed esogene: il restauro va inteso come risarcimento di quel mutamento, anche se non si può mai parlare di assoluto ripristino, che sarebbe oltretutto scorretto; esso va adeguato ai tempi, non essendo legato a leggi immutabili o eterne, anche se la “Carta” del 1972 codifica criteri di massima cui le Soprintendenze debbono attenersi. Suscita interesse la prima conversazione dedicata all'Oratorio di San Giovanni, la quale, oltre a una lettura filologica del ciclo dei Salimbeni, esamina i problemi relativi al rifacimento della facciata sino all'ultima bonifica del 1977, portata a termine dalla Soprintendenza. Il restauro della “Città Ideale” fu oggetto di una straordinaria mostra allestita in Palazzo Ducale nel 1978, che illustrava le varie fasi di intervento con l'ausilio di pannelli fotografici e di testi illustrativi. Il terzo saggio infine riguarda la storia di un restauro che l'autore definisce “impossibile”: oggetto delle indagini museografiche e documentarie è l'Alcova dei Montefeltro, singolare costruzione lignea di mirabile proporzione, riferibile all'epoca federiciana. |