Giuseppe Cucco L'intento di questo volume, edito in collaborazione con la Provincia di Pesaro e Urbino, è quello dichiarato dallo stesso curatore di offrire una pianta sia per il forestiero che per l'urbinate, una sorta di mappa tridimensionale nella quale sarà possibile avventurarsi alla riscoperta di ciò che è tuttora conservato nella città e di ciò che è stato cancellato dal tempo. Una ricognizione di immagini e di vicende che dà testimonianza non soltanto di aspetti architettonici ed urbanistici, ma soprattutto di una trama spirituale intessuta da artisti raffinati che hanno saputo cogliere i momenti più significativi di un percorso dell'anima. Disposta in ordine cronologico, la guida ci conduce in un itinerario che parte dal luogo più significativo del Palazzo Ducale, lo Studiolo, ove si conserva in intarsio la prima immagine riferibile a Urbino. Quindi attraverso la pianta delle mura di Leonardo, il percorso si snoda alla ricerca delle immagini impresse nelle maioliche di Orazio Fontana (prima metà del Cinquecento), nei dipinti di Federico Barocci, nelle suggestive vedute prospettiche di Gaspare Van Wittel (1723). Ma accanto a questi capolavori vengono registrate anche testimonianze meno conosciute di vedutisti e incisori italiani e stranieri, che spesso affidavano alla fantasia o a un ricordo sbiadito le loro rappresentazioni. Un corredo di 147 schede, provviste di rigoroso apparato bibliografico, accompagna una esaustiva teoria di immagini che si arresta agli albori del Novecento. |
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